Quando la ferita diventa narrazione a cura di Danilo Serra ( Voci dal Centro di Ricerca , Arte, Dolore, Etica, Medical Humanities, Morte.) Nella sua radice essenziale, il dolore non assume affatto i tratti dell’univocità, ma della singolarità. Si manifesta in forme sfuggenti, abita orizzonti differenti, si radica nell’esperienza biografica e si intreccia con i legami sociali e simbolici, fino talvolta a fondersi intimamente con essi. Così, il dolore si fa esperienza, irriducibile e non univoca. In quanto tale, esso sfugge a ogni tipo di classificazione rigida, non lasciandosi catturare una volta per tutte né dal linguaggio medico né da quello comune. La singolarità del dolore risiede nella sua capacità di farsi espressione di senso, “fenomeno espressivo” che, nella virulenza del suo apparire e scomparire, del suo darsi e non concedersi, plasma dall’interno e dall’esterno la storia dell’umano. Perché, in fondo, noi siamo anche i nostri dolori e siam...
La FILOSOFIA che domanda, inquieta, assapora il vivere