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Dignità sotto condizione

 

Cos'è la morale? 

Al livello più semplice, sono idee di giusto e sbagliato che una società afferma di seguire. Sono considerate universali, ma nel mondo reale si piegano alla politica e al potere. Li chiamiamo principi, ma sono storie che raccontiamo quando ci fa comodo.

L'omicidio di Charlie Kirk lo dimostra chiaramente. Alcuni lo celebrano come giustizia, la prova che un uomo che odiano ha finalmente ottenuto ciò che merita.

L'empatia dovrebbe essere presente. In realtà, svanisce quando la politica prende il sopravvento. Questo è il dilemma morale. Non c'è bisogno di ammirarlo per capire che celebrare la sua morte toglie dignità. Quando si esulta per un omicidio, non si sta difendendo un principio. Si sta solo scambiando di posto con le stesse persone che si condannano.

Gli Stati Uniti rivendicano il giusto processo come pilastro morale. Ogni persona, cittadino o meno, dovrebbe avere il diritto di essere ascoltata prima che il governo le tolga la libertà. Con Trump, questo principio si piega alla storia. Sovranità e sicurezza sono chiamate doveri morali. La legge non conta.

Gli agenti dell'ICE si muovono mascherati, trasformando l'applicazione della legge in un potere senza volto. I migranti vengono espulsi senza essere ascoltati. Le famiglie vengono distrutte. La dignità crolla nel momento in cui lo Stato decide che la protezione conta più dell'equità.

L'omicidio di Kirk e i raid di Trump contro gli immigrati, sono due facce della stessa medaglia. Una mostra una folla che priva di dignità. L'altra mostra lo Stato che fa lo stesso. Entrambe raccontano la stessa storia: la dignità è sacrificabile se serve alla causa. Ed entrambe dimostrano quanto facilmente l'empatia svanisca quando la politica decide chi conta come essere umano.

La Legge di Murphy ha catturato l'ideale: "Se crediamo nella dignità umana, non la sospendiamo per i nemici".

Questo è ciò che la moralità finge di essere. Ma la moralità non vive di ideali. Vive nel potere, e il potere decide chi ottiene la dignità. I ​​migranti la perdono nel momento in cui un agente si maschera il volto e cancella il loro. Un personaggio pubblico la perde quando la gente decide che la sua morte conta come giustizia. Persino coloro che predicano la compassione la abbandonano se il bersaglio è in linea con la loro causa.

La legge di Murphy è giusta nello spirito ma sbagliata nella pratica. Le parole suonano nobili, ma il principio è già abbandonato. Questo è il dilemma morale. La dignità diventa condizionata. E l'empatia? Dovrebbe esserci, ma nella nostra brutale realtà è vuota.

Alla fine, non stai difendendo la dignità umana. Stai difendendo la tua fazione. E una volta che l'empatia si riduce a simbolo, nulla impedisce a nessuno di privare della dignità chiunque altro.

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