Non si parte dall’antichità per arrivare ai giorni nostri. Qui si entra in un dialogo che salta nel tempo, che lega in modo inatteso voci lontane, che accosta domande di oggi a risposte di ieri e viceversa. Questo perché la filosofia quando è autentica, non invecchia e non si lascia classificare. Non è una sequenza, ma un’intuizione che torna, un’urgenza che si ripete, una scintilla che si riaccende anche dopo secoli; è lo sguardo che si muove liberamente attraverso il tempo senza esserne prigioniero. Qui la filosofia è un incontro e un urto; è ascolto e spiazzamento. È un tempo che non si misura, ma si abita.
Ogni autore trattato è un ritaglio di questo sguardo nel tempo: uno sguardo che a volte si gira indietro per interrogare il presente, a volte guarda avanti partendo da un pensiero antico. Il lettore è invitato a entrare senza aspettative rigide; a lasciarsi condurre da un pensatore verso un altro, al di là delle barriere del tempo.
Perché come ci insegna la filosofia, non sempre per capire dobbiamo partire dall’inizio. A volte bisogna cominciare da dove brucia di più. Questo libro, oltretutto, nasce da un’idea semplice, ma radicale: che il pensiero umano non conosce confini netti.
Non solo tra epoche diverse e lontane, nemmeno tra saperi. Per comprendere davvero ciò che siamo e ciò che potremmo essere, non basta la voce di un filosofo. Servono anche le parole di un mistico, l’esperienza di un pedagogo, l’intuizione di uno scienziato, la fede di un credente. Servono gli sguardi di chi ha interrogato la realtà senza paura, anche percorrendo strade non convenzionali.
In queste pagine si intrecciano figure diverse, profetiche, unite dal desiderio profondo di capire l’uomo, il suo mondo, il senso dell’esistenza. Non si tratta di fornire risposte definitive, né di offrire un sapere “completo”. Questo libro non pretende di spiegare accademicamente la storia del pensiero, ma desidera farla risuonare nel cuore e nella mente.
Questo libro è, in fondo, anche una risposta a quel richiamo: un tentativo di non smettere di cercare, di non lasciar stagnare il pensiero, di continuare a far vivere le domande, anche quando le risposte tardano ad arrivare. A lui va la mia gratitudine silenziosa.
A chi legge, l’augurio di trovare, tra queste pagine, almeno un pensiero che resti; e se per caso, questo libro riuscirà a far nascere, anche solo per un attimo, una domanda vera, o a far risuonare in chi legge un pensiero che non si spegne subito, allora il suo scopo sarà stato raggiunto.
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