venerdì 9 maggio 2025

Scrivere utilizzando l'intelligenza artificiale

 

I contenuti generati dall'intelligenza artificiale (IA) sono veloci e di conseguenza appaiono robotici, senza vita a chi legge.

I lettori se ne accorgono! La consapevolezza di ciò non è immediata, arriva tramite quella cosa che si dice “senso umano”. Mi riferisco a un'emotività praticamente assente.

Manca quella scintilla umana.

Le emozioni, le esperienze, quel modo indefinibile in cui si insinuano nelle nostre parole. Mancano tutto ciò che è calore emotivo. Il testo si presenta pigro e spesso induce una sensazione di pesantezza nella lettura.

L’uso dei testi generati da IA inducono un problema più grande: anche se gli scrittori non usano l'IA, vengono presi di mira, sottoposti ad un giudizio severo ed erroneo.

Alcuni scrittori vengono accusati di usare l'IA anche quando non lo fanno! Questo ha portato al rifiuto dei loro contenuti da parte delle pubblicazioni, creando persino conflitti con i loro editor e superiori.

Questo è a dir poco orribile. E non solo, può influire anche sui loro guadagni e sulla loro reputazione.

Ma non deve essere per forza così.

Se usi l'IA, non devi farlo passivamente attenendoti al testo così come ti viene presentato. Devi solo correggere ciò eliminare l’ovvio e il “freddo” del concetto presentato.

In ogni caso, se non usi l'IA, farlo ti assicurerà di non essere mai più accusato.

Ci sono segnali rivelatori della scrittura con l'IA. Padroneggiali e nessuno metterà mai in dubbio che tu abbia scritto qualcosa.

Innanzitutto, parliamo del perché la scrittura con l'IA sembra "strana".

L'IA manca di esperienza vissuta. Non percepisce, ricorda o sogna.

Questo significa che la maggior parte degli scritti generati dall'IA è automatica e risaputa. Segue schemi, rispecchia strutture prevedibili. Va troppo sul sicuro. Ovvero, si tratta di una scrittura tecnicamente corretta ma emotivamente piatta.

Se non modifichi e umanizzi il testo generato dall'IA, suonerà sempre insipido e stereotipato.

A volte, anche gli scrittori, soprattutto quelli alle prime armi, suonano naturalmente così. È inevitabile: forse non hanno ancora esperienza o il loro background di scrittura è più accademico (che presenta schemi simili).

Non c'è niente di sbagliato in questo, ma fa sì che la loro scrittura risulti debole e generica. Il che li mette nel mirino dei rilevatori di IA e degli editor troppo zelanti.

L’IA usa eccessivamente un linguaggio generico e senza incertezze. Non si sbilanciano e né diranno qualcosa di audace.

Questo si può riferire anche a te quando usi un linguaggio generico, significa che la tua missione non è chiara. Non si capisce quale sia lo scopo della tua scrittura, quali sono i punti che ti scontri con altri pensieri e filosofie.

Quindi occorre condividere opinioni o aggiungere sfumature che mostrino la tua personalità. Rivendica un'idea specifica, che tu stia scrivendo per te stesso o per la tua azienda. 

Avere un'opinione esplicita, umanizza!

L'intelligenza artificiale ama gli schemi e anche troppo. Se ogni frase ha lo stesso ritmo, la scrittura si trascina. Nessuna variazione, nessuna vita.

Perché succede questo? Perché la "scrittura" dell'IA è addestrata principalmente su un insieme specifico e stereotipato di contenuti.

Un testo prodotto da un umano non mantiene sempre la stessa lunghezza dei periodi, è fluido e incisivo.

L'intelligenza artificiale spesso aumenta il numero di parole. Ripete i concetti in modi leggermente diversi.

L'intelligenza artificiale non vive. Non può attingere a emozioni o esperienze reali. Oh, può provarci. Può creare narrazioni piuttosto convincenti attingendo alla sua conoscenza illimitata. E per la maggior parte dei lettori superficiali, questo potrebbe persino essere sufficiente.

Ma per chi vuole approfondire, il testo generato dall'intelligenza artificiale manca chiaramente di autenticità.

Non condividerà aneddoti personali che provengono solo da te. Nessun dettaglio reale, specifico e contestualizzato.

L'intelligenza artificiale ama le frasi comuni. Trae spunto da ciò che è già stato detto.

L'intelligenza artificiale ha difficoltà a gestire il flusso. Forza le transizioni in modo formale, poco pratico invece di usare connettori naturali e transizioni conversazionali.

L'IA può imitare il tono, ma manca di sentimento autentico. Niente passione, sarcasmo. Niente umorismo.

Concludendo, se scrivi con la tua intelligenza e il tuo cuore, lasci trasparire la tua originale umanità e generi un magnetismo che lega il lettore alle tue parole il quale leggendo, ha la sensazione di essere in contatto intimo con te.

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