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iPhone delle mie brame


L'iPhone ha meno di due decenni. Eppure la psicologia dietro al motivo per cui è così difficile mettere giù il telefono è nota da quasi un secolo.
Nel 1898, il grande psicologo Edward Thorndike propose una delle prime regole di comportamento: la legge dell'effetto. In parole povere, le azioni ricompensate tendono ad aumentare.
Proprio come un topo che viene ricompensato con del cibo quando spinge una leva tende a spingerla più spesso, ogni volta che controlliamo il telefono e riceviamo uno stimolo viscerale gratificante, rafforziamo la nostra abitudine di controllare il telefono.
Data questa relazione, un'ipotesi ragionevole sarebbe che più un'azione viene ricompensata in modo coerente, più durevole sarà il comportamento. Potremmo aspettarci che un topo che riceve una pallina ogni volta che spinge una leva spinga la leva in modo coerente. Allo stesso modo, potremmo supporre che un'esplosione di divertimento ogni volta che apriamo il telefono dovrebbe renderci completamente ossessionati da esso.

Ma non è questo che hanno scoperto i primi psicologi comportamentisti. Invece, le ricompense imprevedibili tendono a dare luogo a comportamenti molto più duraturi. Il ratto che riceve solo a volte una pallina di cibo continuerà a premere la leva molto tempo dopo che la macchina ha smesso di erogare le palline. L'essere umano che vede solo a volte una notizia interessante continuerà ad aggiornare il suo feed molto tempo dopo che non c'è più nulla di nuovo o interessante.

Perché le ricompense imprevedibili dovrebbero essere più robuste di quelle costanti? Una spiegazione è adattiva: se tiro la leva e mi dà sempre una ricompensa, non riceverla potrebbe indicare che la risorsa è esaurita. Al contrario, se le ricompense arrivano solo a volte, un periodo costante senza ricompense potrebbe essere solo una serie di sfortuna.
Questa stranezza psicologica aiuta a spiegare perché le slot machine creano così tanta dipendenza e perché gli algoritmi dei social media ci costringono a controllare i nostri telefoni, anche se la maggior parte dei loro contenuti non è particolarmente interessante. Le ultime venti volte potrebbero essere state un fiasco, ma forse la prossima volta...

Purtroppo, questa legge del comportamento rende molto più difficile sbarazzarsi delle nostre abitudini dispendiose sui social media. Proprio come un giocatore compulsivo continua a tirare il braccio su una slot machine molto tempo dopo che è diventato chiaro che il gioco è una scommessa persa, continuiamo a controllare i nostri telefoni anche quando il valore che otteniamo è molto inferiore al prezzo di una distrazione costante.

Concludendo, se hai mai desiderato di poter leggere più libri, essere più presente con la tua famiglia o evitare l'assalto quotidiano di negatività che così tanti servizi sembrano spingere, il consumo curato è un modo più sensato per gestire i tuoi media online.

 

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