martedì 13 agosto 2024

Le noie del dirigente


Circa trenta anni fa, lavoravo come ingegnere informatico presso un’azienda del barese. L'ascensore era sgangherato e inaffidabile, lo usavo per salire al quarto piano.

Un giorno entrai nel vano dell'ascensore e premetti il pulsante per il quarto. Un uomo, che non avevo mai visto prima, mi guardò e mi chiese: "Cosa c'è al quarto piano?".

"È una società di informatica", risposi.

"E di cosa si occupa?".

"Produciamo programmi per aziende e commercialisti".

Senza esitare, mi guardò dubbioso e chiese: "Questo conta nella vita?".

La risposta dell’uomo mi bloccò nel pensare. Ricordo di aver condiviso quello scambio con i miei colleghi e di essere rimasto scioccato dalla sfacciata condiscendenza che le sue parole implicavano. Naturalmente, l'uomo intendeva dire: "È così che scegli di consumare la tua vita?"

Ero stato preso troppo alla sprovvista e le porte dell’ascensore si erano già chiuse, così non ebbi modo di chiedergli cosa facesse per vivere e se questo soddisfacesse il suo alto livello di cose da fare.

Probabilmente l’azienda dove lavoravo non mi ha fatto cambiare radicalmente la vita, sebbene nel suo massimo splendore sia stata utile per tantissimi clienti. In quegli anni ho incontrato amici, colleghi e mentori che mi hanno figurativamente accompagnato per tutta la vita e con i quali ho acquisito l'esperienza necessaria per avviare la mia professione autonoma. Quindi sì, credevo di poter rispondere alla domanda di quell'uomo: "Questo conta nella vita".

Anni dopo quel breve colloquio in ascensore lo ricordai ad un collega di lavoro, facendone un aneddoto da raccontare quando sei insieme ad amici. Ogni volta aggiungevo un particolare trascurato nelle volte precedenti (La scienza suggerisce che, quando ricordiamo un evento, non stiamo pensando all'evento originale, ma piuttosto all'ultima volta che lo abbiamo ricordato).

Alla fine le parole dell'uomo dell'ascensore assunsero un significato completamente nuovo. "Questo conta nella vita?" non era più inteso come un giudizio sul proprio valore. Come saprai, nella vita ci sono alti e bassi, ma mentre gli alti sono pochi e occasionali, i bassi sono numerosi e frequenti. Così, quando uno di noi è stressato, ansioso o sopraffatto dalla quotidianità, ecco che ti sorge la domanda: "Questo conta nella vita?".

Inconsapevolmente, quella domanda ci offre l’opportunità di auto-consolarci poiché viene riformulata così: "Qualsiasi sia il motivo per cui ti senti stressato, sappi che fra non molto non avrà più importanza".

Hai preso una multa e ti sei arrabbiato? Ecco il calmante: "Questo conta nella vita?"

Qualcuno ti ha deluso e ti senti frustrato? Ecco il tuo conforto: "Questo conta nella vita?"

Considera questo atteggiamento come un ottimo esercizio di inquadramento. Un leader efficace deve essere quello che io chiamo “CEO Low Pass”.

La maggior parte delle noie che i leader sperimentano quotidianamente è rumore ad alta frequenza. Sono le cose che non hanno importanza a lungo termine. A volte si tratta di segnali positivi, ma il più delle volte sono negativi. Tuttavia, le cose che contano davvero sono quelle lente, quelle difficili, quelle che richiedono concentrazione e dedizione a lungo termine. Sono le tendenze che si manifestano su periodi di tempo molto lunghi.

Mai lasciarsi abbattere dalle piccole cose.


Nessun commento:

Posta un commento

Post più letti in assoluto